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congresso a budapest

ETF per un «Trasporto equo»

Al 6 ° Congresso ordinario della Federazione europea dei lavoratori e delle lavoratrici dei trasporti - che si è tenuta a Budapest dal 24 al 27 maggio 2022 - sono state decise le priorità future, prima fra tutte: impegnarsi nuovamente per il Trasporto equo e rafforzarne la visione. Le sfide all’orizzonte, del resto, sono notevoli.

Le sfide che i lavoratori e le lavoratrici del settore devono affrontare nella loro vita quotidiana sono, dunque, enormi. Basti pensare alla salute e alla sicurezza, alla retribuzione equa, alle condizioni di lavoro dignitose e alla dignità in generale. Tutte sfide che richiedono di intensificare la lotta. A testa alta. È in sintesi quanto emerso in occasione del recente congresso, a cui ha preso parte anche il presidente del SEV Giorgio Tuti, presidente della sezione ferroviaria dell’ETF.

Le conseguenze della globalizzazione e delle mutevoli tendenze economiche - come lo spostamento dell’importanza economica dagli USA alla Cina verso i paesi europei - avranno un impatto anche sulle maestranze. La situazione generale precaria pesa sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici dei trasporti, mentre i manager del settore realizzano profitti da record. Ecco dunque la necessità di promuovere la visione del Trasporto equo. «Il Trasporto equo è una visione inclusiva per un trasporto sociale, giusto e ambientalmente sostenibile. In questa visione - spiega Giorgio Tuti - lavoratori e lavoratrici sono al centro delle decisioni che li riguardano. Il trasporto deve inoltre essere privo dello sfruttamento guidato dal profitto e dalla concorrenza sleale. I lavori devono essere di qualità, sicuri e affidabili. Mentre sostenibilità sociale e ambientale devono andare di pari passo». L’ETF continuerà dunque la lotta per condizioni lavorative, sociali, eque e dignitose in tutta Europa e proseguirà il rafforzamento della campagna, dell’organizzazione e del sostegno alla formazione per i propri membri. I delegati e le delegate del congresso, sono convinti che l’ETF debba svilupparsi e agire come una forza organizzativa per rivitalizzare il movimento internazionale dei lavoratori e delle lavoratrici.

È chiaro che quando si parla di trasporto equo non si può non allungare lo sguardo sull’emergenza climatica. L’inazione nei confronti del cambiamento climatico continuerà a comportare costi diretti e indiretti per l’economia europea. Influirà sull’occupazione, sulla salute e sulla sicurezza sul lavoro a causa dei frequenti eventi meteorologici estremi. «Tutte le misure, le politiche e i piani d’azione - osserva Giorgio Tuti - devono essere creati attraverso un processo trasparente e inclusivo, in cui i sindacati svolgono un ruolo cruciale. Il cambiamento climatico, così come le misure volte a mitigarlo, avranno entrambi enormi effetti sulla vita quotidiana dei lavoratori e delle lavoratrici. I trasporti sono uno dei settori più colpiti e chi lavoro nei trasporti deve avere voce in capitolo su come avviene la transizione verso una società più verde». Trasporto equo significa anche prepararsi ad affrontare la digitalizzazione. Gli sviluppi più recenti nella digitalizzazione e nell’automazione stanno cambiando il mondo del lavoro come lo conosciamo e stanno plasmando l’industria dei trasporti. Se guardiamo agli sviluppi passati, è chiaro che i lavoratori e i loro sindacati devono essere coinvolti nei processi che implementano gli sviluppi tecnologici per garantire che siano equi e che nessun lavoratore venga lasciato indietro. Oltre alla nomina dei vertici, è stato eletto anche un nuovo comitato direttivo per le donne dell’ETF.

Françoise Gehring/servizio stampa ETF

I vertici dell’ETF confermati

Al 6° Congresso ordinario dell’ETF a Budapest, Frank Moreels e Livia Spera sono stati eletti presidente e segretaria generale della Federazione europea dei lavoratori e delle lavoratrici dei trasporti (RTF)I delegati e le delegate che rappresentano i sindacati dei trasporti in tutta Europa, hanno confermato entrambi nelle loro cariche rispettive. Prima di essere rieletto per il suo secondo mandato, Frank Moreels ha dichiarato: «Ho lavorato continuamente al processo di cambiamento che avevo promesso e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato finora. (…) Stare fermi è il modo più veloce per tornare indietro! Dobbiamo continuare a ricostruire e rimodellare l’ETF ogni giorno». In corsa per la carica di segretaria generale dell’ETF, Livia Spera ha precisato che la sua ambizione «è mantenere questa organizzazione in movimento. Sono motivata a fare la differenza per i lavoratori e le lavoratrici che rappresentiamo. I sindacalisti non devono diventare burocrati. Voglio che l’ETF sia un’organizzazione pronta ad agire ogni volta che abbiamo bisogno di agire, politicamente, industrialmente, in modo unito e sfruttando al meglio la nostra diversità, nel rispetto delle reciproche idee, un’organizzazione che si muova attraverso l’azione collettiva e attraverso l’intelligenza collettiva, e che ha sempre intuito l’interesse dei lavoratori che rappresentiamo».

etf-europe.org/congress-2022