Luminosità sul posto di lavoro

E luce fu...

La luce naturale è estremamente importante per la salute del personale, in quanto ha un influsso sul bioritmo (alternanza tra il giorno e la notte) e, di conseguenza, sulla qualità del sonno. Il Tribunale federale ha dato ragione a Unia che si era rivolta alla giustizia del canton Ginevra.

La luce naturale sul posto di lavoro è fondamentale. La responsabilità compete al datore di lavoro.

La mancanza di luce naturale può generare stati di ansia, irritabilità e depressione. La sentenza del tribunale amministrativo del canton Ginevra, confermata in seguito dal tribunale federale in un’istanza promossa nei confronti dei grandi magazzini Manor, sgombera ogni dubbio sull’importanza di disporre di pause supplementari per beneficiare della luce naturale.

«La pianificazione del personale dovrà prevedere sistematicamente venti minuti di pausa supplementare ogni mezza giornata di lavoro, in aggiunta alle pause ordinarie. Dopo cinque anni, questa procedura ha permesso di ottenere una vittoria molto importante per il personale», sottolinea un comunicato di Unia emesso a fine febbraio.

Questa decisione positiva non è nemmeno l’unica, dato che nel 2013 anche nel canton Zurigo è stato ribadito il medesimo principio.

La sentenza zurighese è molto importante anche per i membri SEV, poiché tocca anche il settore dei trasporti. Il tribunale cantonale amministrativo di Zurigo ha infatti imposto pause supplementari ai dipendenti di Railcity, che lavorano nei piani sotterranei della stazione di Zurigo. «Questa sentenza riguarda comunque un inquilino, non le FFS», precisa Frédéric Revaz, portavoce dell’ex regia federale. Le basi legali per prevenire effetti nefasti prevedono che i posti di lavoro debbano beneficiare di luce naturale e della vista sull’esterno. Se i locali non possono offrire queste condizioni, il personale deve beneficiare di misure di compensazione.

Il segretariato di stato dell’economia SECO ha definito numerose misure di economia, quali un’illuminazione artificiale simile a quella naturale, la rotazione dei posti di lavoro, la liberazione delle finestre ostruite o la colorazione con tinte chiare dei locali.

Quella più efficace resta in ogni modo la concessione di pause che permettano di beneficiare dell’illuminazione naturale.

E alle FFS?

La decisione del TF solleva evidentemente una serie di domande per i nostri membri. Quanti dipendenti sono toccati da simili situazioni? Le FFS riconoscono pause supplementari pagate ai dipendenti che non beneficiano di sufficiente luce naturale?

Per il momento, le FFS non rispondono, né commentano la decisione del TF. «Non abbiamo ancora esaminato nel dettaglio questa sentenza e non possiamo quindi pronunciarci in merito» si limita a indicare Frédéric Revaz.

Nei casi di dubbio, il SEV invita i propri membri a rivolgersi alle commissioni del personale, che sono competenti per le questioni di salute sul posto di lavoro.

Vivian Bologna