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La commissione finanze degli Stati favorevole al risanamento della CP FFS

Un passo nella buona direzione, ma manca la misura

La commissione finanze del Consiglio degli Stati ha approvato a larga maggioranza il contributo proposto dal Consiglio federale.

«La direzione è quella buona, ma manca la misura» è stato il commento del presidente SEV Giorgio Tuti sulla posizione presa dalla commissione finanze del Senato. Tuti ha ricordato che il finanziamento corretto della cassa pensioni FFS richiederebbe importi molto maggiori, necessari per dotare la cassa anche di una riserva di fluttuazione, indispensabile per affrontare le prossime oscillazioni della borsa.

Dopo una prima discussione svoltasi in agosto, in vista della quale aveva anche consultato il SEV, la commissione finanze ha deciso con 11 voti favorevoli e 1 contrario di sostenere senza modifiche il messaggio del Consiglio federale. Essa raccomanda così al Consiglio degli Stati di approvare il contributo di 1,1,48 miliardi per la cassa pensioni FFS.

Il risanamento della cassa pensioni è un problema che risale alla sua trasformazione in cassa autonoma, nel 1999 quando, abbagliati dai miraggi della borsa, era stato omesso di finanziarla in modo corretto.

In seguito, la Confederazione ha esternalizzato anche altre casse pensioni, per le quali si sono però trovate soluzioni migliori.

Il personale ha già dato

Da anni vi è quindi una necessità di reperire nuovi fondi ai quali deve contribuire anche la Confederazione in quanto datore di lavoro. Il personale sta già facendo la sua parte (e anche di più). In diverse fasi, sono stati aumentati i contributi, mentre le prestazioni sono state ridotte e sono state rinviate le scadenze per l’ottenimento delle rendite.

«Non si tratta di regali, ma di dare al personale quanto ha diritto di aspettarsi», ha puntualizzato Giorgio Tuti, ricordando che «in questa fase di euforia per il Gottardo, le FFS hanno bisogno di personale qualificato e motivato. Una cassa pensioni valida e solida è una condizione fondamentale per risultare un datore di lavoro interessante.»

La questione verrà trattata nel plenum durante la sessione invernale, per poi passare alla commissione finanze del Consiglio nazionale, per giungere alla camera bassa probabilmente nel corso della sessione primaverile.

Il SEV continuerà ad impegnarsi per ottenere la miglior soluzione possibile.