Contratto collettivo di lavoro per FFS e Cargo

Fissati i punti centrali del CCL

Il 26 giugno, gli oltre 100 membri della conferenza del CCL hanno approvato le grandi linee del nuovo CCL, scaturite dalle trattative con le FFS dalla comunità sindacale all’inizio dell’ultima settimana. Restano ora da definire solo i particolari. La versione definitiva del contratto sarà sottoposta alla conferenza, per la sua approvazione definitiva, il 25 settembre.

Le rispettive delegazioni alle trattative hanno parafato, il 25 giugno, i punti essenziali del nuovo contratto, scaturiti da 34 ore di negoziati, preceduto da sette incontri preparatori. Quasi cinque ore sono poi state necessarie per presentare ai/alle nostri/e delegati/e questi risultati, che riguardano: stipendio e indennità, nuovo orientamento professionale, aspetti generali e giuridici, modelli di pensionamento anticipato. Sono evidentemente state fornite le necessarie precisazioni. A grande maggioranza, delegati e delegate hanno espresso parere favorevole su questo risultato provvisorio.
Su alcune questioni, tuttavia, non è ancora stato possibile rispondere, poiché è mancato il tempo necessario nelle trattative; saranno oggetto di prossime discussioni, così che il 25 settembre la conferenza CCL potrà pronunciarsi definitivamente. I principali capitoli del nuovo CCL sono illustrati nel riquadro qui a lato.

Durata del lavoro: compromesso

Le FFS avrebbero voluto realizzare sensibili risparmi, soprattutto grazie alla maggior flessibilità del personale. Ne è scaturito un accordo con condizioni quadro, accettabile dalle due parti, come ha spiegato il segretario SEV Martin Allemann. Alla domanda di un delegato su come si calcolerebbe il saldo negativo, lo specialista ha risposto che i particolari non sono ancora stati definiti e che ci saranno sempre discussioni su questa questione.
Adeguamenti saranno necessari anche a proposito delle regolamentazioni specifiche della durata del lavoro (BAR), in cui si dovranno mettere a punto i particolari relativi a certe categorie professionali. A riguardo Martin Allemann non ha potuto ancora dare maggiori ragguagli. Le rispettive sottofederazioni saranno ovviamente coinvolte nelle discussioni.
La revisione della Legge sulla durata del lavoro (LDL) in futuro sottoporrà, per principio, il personale amministrativo alla Legge sul lavoro (LL). A seconda della loro occupazione, potrà però ancora essere sottoposto alla LDL, ad esempio chi lavora in fine settimana, ha precisato Allemann, rispondendo ad una domanda.
La delegata per la parità Lucie Waser, ha portato buone notizie in merito al congedo parentale, suscitando un applauso spontaneo: il congedo di maternità viene prolungato di una settimana e portato a 18 settimane, mentre quello di paternità viene raddoppiato a 10 giorni. In caso di adozione di un minorenne sono concessi 10 giorni di congedo.

Stipendio e indennità: miglioramenti

Reazioni positive anche al risultato in campo salariale, su cui ha riferito Daniel Froidevaux: le FFS si impegnano a mettere a disposizione per questo contratto maggiori mezzi finanziari, affinché sia possibile raggiungere il massimo della fascia salariale sull’ arco di 20 anni. Soddisfazione è stata espressa da un giovane delegato che, dopo la sua seconda formazione, ha dovuto accettare un salario inferiore al valore di base, mentre ora la sua retribuzione aumenterà.
Un altro motivo di soddisfazione è stata la rinuncia, da parte di FFS, del tentativo di eliminare la garanzia salariale 2011.
Michael Buletti ha quindi riferito sulla semplificazione e il miglioramento dell’indennità per servizio domenicale, accolto con particolare soddisfazione dalle categorie situate ai livelli di esigenze inferiori. Ma anche i collaboratori dei livelli superiori non devono temere la riduzione delle loro indennità. L’indennità domenicale ammonterà per tutti a 15 franchi all’ora nel 2015, mentre a 16 franchi nel 2017.
Vittoria anche sul mantenimento dell’indennità per lavori pesanti e in galleria, che le FFS volevano sopprimere. Ma il risultato per nulla scontato non ha impedito a un delegato della sottofederazione Lavori di affermare che sarebbe ora di aumentare tale indennità. Resta da regolare l’indennità per attività di sicurezza importanti, in relazione alla rete ferroviaria estera: in proposito entro fine anno sarà messo a punto un accordo da un gruppo di lavoro.

Nuovo orientamento professionale

La vicepresidente Barbara Spalinger ha evidenziato il peggioramento della protezione dal licenziamento (vedi riquadro e l’intervista a Manuel Avallone). «Le FFS hanno cercato con ogni mezzo di abolire questa nostra conquista - ha sottolineato Spalinger - tirando in ballo una presunta distorsione della concorrenza», in base a cui le FFS dovrebbero sopportare costi superiori, rispetto ad altre imprese, che invece possono licenziare mettendo in disoccupazione i loro dipendenti. «Dopo una lunga battaglia, abbiamo dovuto accettare un certo ammorbidimento della protezione contro il licenziamento, per non mettere in pericolo la realizzazione del pensionamento anticipato. Anche perché nei prossimi anni non c’è da aspettarsi una massiccia riduzione di personale, bensì un aumento. Ciò che non deve far temere pericoli per molti colleghi».
Spalinger ha accennato alla sensibile riduzione di stipendio nei Centri del mercato del lavoro (AMC) con la fissazione di un minimo, sotto il quale non si potrà andare; prevista anche una clausola per i casi di rigore. Per alcuni delegati è un risultato accettabile, mentre altri hanno espresso il timore che, dopo essere riuscite ad aprire una breccia, le FFS tentino di sfondare su tutto il fronte. In particolare i colleghi dai 50 anni in su e quelli delle professioni di monopolio hanno bisogno di una protezione rafforzata.

Questioni generali e legali

Per quanto riguarda la riveduta Legge sul personale federale (LPF), continuiamo ad essere convinti che le FFS siano libere di concordare soluzioni migliori con i loro partner nel CCL, mentre le FFS sostengono che ciò sia possibile solo laddove la LPF lo permette. Poiché non c’è stato tempo sufficiente per far eseguire una perizia giuridica, si è dovuto per il momento rinunciare a chiarire questo punto. Ciò non significa che il SEV condivida il parere delle FFS. «Per il momento - come ha precisato Barbara Spalinger - siamo disposti ad accettare il termine di un anno per la minaccia di licenziamento, sebbene la LPF non dica nulla in proposito». Particolare importante è che d’ora in poi in caso di minaccia di licenziamento non si dovrà più presentare reclamo al superiore diretto; sarà invece trattata da un’istanza di ricorso indipendente.

Un delegato ha osservato che, non essendo un’istanza paritetica, non vi è da attendersi molto.
Anche la limitazione dell’impiego temporaneo è stata accolta con soddisfazione, come pure l’impegno delle FFS ad offrire, trascorsi quattro anni, un impiego fisso.
Forse con una scadenza più breve, ha osservato un delegato, si potrebbe evitare che nelle officine validi lavoratori se ne vadano, allorquando sarebbero pronti ad accettare un impiego fisso.

Modelli di pensionamento

Con molto interesse i delegati hanno ascoltato le spiegazioni di Olivier Barraud, che ha illustrato quattro modelli. Particolarmente valido quello rivolto a chi svolge lavori pesanti e con un livello salariale basso; permetterebbe a queste categorie di andare in pensione senza perdite finanziarie, senza dover aspettare di essere malati, al punto di poter beneficiare dell’assicurazione di invalidità. Questi casi costano parecchio alle FFS, ecco perché ha spinto l’azienda a collaborare alla ricerca di una buona soluzione, che interessa direttamente anche lei.

Markus Fischer

I contenuti principali del CCL 2015

Durata del lavoro: possibile una gestione più flessibile.

Stipendio/indennità: la «garanzia del salario 2011» viene legata alla scadenza prolungata del CCL. Per gli aumenti salariali sistematici (evoluzione del salario), le FFS si impegnano a mettere a disposizione una somma maggiore. Le indennità per servizio festivo vengono semplificate e migliorate e le FFS si impegnano a non più assumere a salari inferiori ai valori di base, collaboratori e collaboratrici che hanno svolto una seconda formazione.

Nuovo orientamento professionale: il tempo di permanenza non viene limitato, tuttavia a partire dal quarto anno di servizio si viene trasferiti nel Centro del mercato del lavoro (CML) (significa che il dipendente deve essere stato al servizio delle FFS da almeno 4 anni al momento della perdita del posto, red.). Inoltre, i criteri di sopportabilità vengono equiparati alla legge sulla disoccupazione. In particolare, lo stipendio verrà decurtato progressivamente in base alla durata della permanenza. Non sono comunque ammesse riduzioni del salario che portino lo stipendio al di sotto del massimo del livello di esigenze C.

Parte generale/principi legali:

a) Legge sul personale federale (LPF): verranno attuate le modifiche dovute alla LPF. Tuttavia, la protezione dai licenziamenti per motivi economici viene mantenuta.

b) Le FFS e i partner sociali hanno concluso un accordo extra contrattuale sui lavoratori temporanei: la quota di assunzioni temporanee non potrà superare il 4% in tutta l’azienda. Questi impieghi non potranno durare più di 4 anni, dopo di che deve essere offerta un’assunzione a tempo indeterminato.

Per tener conto dell’evoluzione demografica, delle tendenze alla flessibilizzazione delle condizioni di impiego e delle condizioni particolari di alcune categorie professionali, verranno elaborati tre modelli di pensionamento ed uno di durata del lavoro.

FFS e partner sociali hanno convenuto di prolungare le trattative, alfine di mettere a punto gli ultimi dettagli. L’obiettivo è di concluderle per metà settembre.