Congresso 2013

Testo di orientamento Politica sociale

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Costatazione generale

I partiti borghesi e le associazioni padronali non hanno allentato le pressioni sulle assicurazioni sociali del nostro paese. Il primo pilastro è al centro di attacchi sferrati da ambienti pessimisti, che in questi ultimi vent'anni hanno sempre avuto torto ma che insistono nel predire il peggio, in barba al buon senso. Il secondo pilastro è confrontato con la crisi e con bassi tassi di interesse, ma soprattutto con gli speculatori in borsa e con gli assicuratori, determinati a massimizzare i loro profitti.

Dopo la pubblicazione del suo rapporto sull'avvenire del secondo pilastro, nel mese di dicembre del 2011, il Consiglio federale vuole affrontare in modo complessivo il dossier previdenza vecchiaia includendo primo e secondo pilastro. Nei prossimi anni sarà indubbiamente un punto centrale della politica sociale.

AVS e AI

L'AVS deve essere migliorata. Oggi numerosi/e pensionati/e non riescono più a mantenere in modo appropriato il livello di vita precedente, come prescritto dalla Costituzione federale. L’AVS è il pilastro della previdenza vecchiaia più efficace e più stabile, inoltre la sua evoluzione riposa su solide basi. Per puro calcolo politico, gli ambienti borghesi preparano il terreno per una riduzione delle prestazioni. Noi, invece, vogliamo che la nostra AVS sia sviluppata.

Il SEV si impegna attivamente nella raccolta firme per l'iniziativa AVSplus, che chiede di aumentare del 10% tutte le rendite vecchiaia dell'AVS. Per la grande maggioranza significherà un aumento delle pensioni di 200 franchi al mese per persone sole e di 350 franchi per le coppie. Il finanziamento è possibile: i costi supplementari di 3,6 miliardi di franchi rappresentano un aumento paritario dei contributi dello 0,55%, tanto per il datore di lavoro, quanto per i/le salariati/e. Siccome i contributi AVS sono rimasti fermi da 40 anni, questo rialzo è accettabile. Del resto, nel caso in cui l'iniziativa popolare sulla riforma sulle imposte di successione dovesse incontrare il favore delle urne, nelle casse dell''AVS giungerebbe ogni anno 2 miliardi di franchi.

La 5° revisione dell'Assicurazione invalidità (AI) ha mostrato effetti positivi: le spese dell'AI sono state ridotte, mentre il rialzo dell'IVA ha aumentato le entrate. Il risanamento dell'AI è sulla buona strada. È pertanto inutile immaginare altre riduzioni delle prestazioni. In questo contesto, la revisione 6b dell’AI, attualmente all'esame delle Camere federali, deve essere sorvegliata da molto vicino. Se dovesse imporsi l'inasprimento, in termini di prestazioni (sistema lineare applicato a tutte le rendite) o di finanziamento (freno all'indebitamento), l’USS e il SEV dovrebbero prevedere un referendum.

Previdenza professionale LPP

La Cassa pensioni FFS prosegue gli sforzi in vista di un risanamento duraturo della propria situazione finanziaria. La struttura in base all'età e il rapporto demografico, restano sfavorevoli. Il personale attivo deve quindi continuare a dare il proprio contributo al risanamento. Questo vale anche per i/le pensionati/e, che aspettano dal 2004 la compensazione del rincaro.

Il SEV si oppone a nuovi tagli nelle prestazioni. I contributi di risanamento degli/delle attivi/e non possono più essere aumentati. Il SEV esige dalle FFS un apporto supplementare del contributo per consolidare finanziariamente la cassa. Le FFS devono pure assumersi la responsabilità nei confronti degli/delle ex collaboratori/trici pensionati/e.

Nelle altre casse pensioni delle aziende dei trasporti pubblici, dove sono sempre in corso operazioni di risanamento costose, il SEV appoggerà misure intelligenti e mirate, prestando attenzione alle modalità di applicazione, che devono essere sopportabili e sociali. Anche su questo punto, datori di lavoro e autorità politiche pubbliche cantonali o locali, dovranno assumersi le loro responsabilità oltre il minimo legale.

Per migliorare lo scambio di opinioni e esperienze, il SEV cura e sviluppa la sua rete di membri dei Consigli di fondazione e di membri delle commissioni di previdenza, attraverso piattaforme internet e newsletter mirate.

Modelli di pensionamenti e modelli di tempo di lavoro legati alle esigenze dell'età

I membri del SEV possono solo troppo raramente beneficiare di misure di incoraggiamento al pensionamento anticipato o parziale. Soprattutto per i colleghi di categorie professionali faticose e/o confrontati con orari di lavoro irregolari, i modelli tradizionali sono troppo penalizzanti e poco attrattivi. Devono essere individuate soluzioni alternative. Le riflessioni sviluppate dal SEV in collaborazione con i partner della comunità di trattative e le FFS, devono beneficiare di un nuovo impulso. Occorre passare alla scelta dei modelli adattati ai bisogni e alle possibilità finanziarie dei membri e concretizzarle.

Inoltre, considerato il crescente aumento dei/delle salariati/e di oltre 50 anni nelle FFS e nelle ITC, devono anche essere sviluppati modelli di tempo di lavoro che tengano conto di limiti ed esigenze legate all'età.