colpi di diritto

Attacco e difesa

Succede purtroppo sempre ancora che viaggiatori aggrediscano gli agenti del treno. Spesso, ciò avviene quando vengono trovati sprovvisti di un biglietto valido. Il SEV è quindi preoccupato per la sicurezza di queste colleghe e questi colleghi in vista degli importanti aumenti dei supplementi per l’acquisto di biglietti in treno, annunciati per il mese di dicembre.

I viaggiatori che vengono denunciati alla polizia per aver aggredito gli agenti del treno, non di rado ricorrono ad una controdenuncia.

Lo scorso mese di settembre, un collega accompagnatore treno, che chiameremo Reto, ha chiesto di verificare il biglietto di un viaggiatore, constando che quest’ultimo era sprovvisto di un titolo di viaggio valevole per la tratta che stava percorrendo. Reto gli ha illustrato la situazione e la procedura prevista per questi casi. Il viaggiatore ha reagito in malo modo, finendo per perdere il controllo e aggredire il nostro Reto, il quale è comunque riuscito a prendere nota delle generalità e del numero dell’abbonamento dell’energumeno, nonché del nome e dell’indirizzo di un testimone.

In seguito, ha però dovuto interrompere il lavoro e recarsi dal medico, che fortunatamente non gli ha riscontrato lesioni tanto gravi da richiedere ulteriori assenze dal lavoro. Circa un mese dopo, Reto, rispettivamente le FFS, hanno sporto denuncia per l’accaduto.

Contrattacco dell’aggressore

In gennaio, Reto ha però avuto la sorpresa di vedersi recapitare un mandato di comparizione per la stesura di un verbale d’interrogatorio da parte della polizia, in quanto un cliente aveva sporto denuncia nei suoi confronti per vie di fatto. Reto ha quindi contattato la protezione giuridica del SEV per avere sostegno.

Il SEV ha accolto la richiesta, affidando l’assistenza di Reto ad un suo legale di fiducia, il quale ha subito incontrato Reto, dandogli precise istruzioni sul come comportarsi durante l’interrogatorio di polizia.

Quest’ultimo si è svolto in febbraio, senza particolari problemi, grazie anche alla meticolosa preparazione.

Ritorsione mancata

La palla è quindi passata al procuratore, che nel corso del mese di marzo ha svolto un confronto fra le parti, a seguito del quale il cliente ha ritirato la denuncia nei confronti di Reto.

In maggio è quindi seguita la decisione di abbandono della procedura, che però non è stata accompagnata dal riconoscimento di un indennizzo al nostro collega, ingiustamente accusato. I costi di consulenza e di assistenza da parte del legale, dell’ordine di circa 1000 franchi, hanno dovuto quindi essere assunti da parte del SEV, che ha comunque ricevuto l’attestazione di gratitudine da parte del collega: «Il sindacato mi ha fornito il sostegno che mi sarei aspettato di ricevere dal servizio giuridico delle FFS. Grazie!»