L’AI viene spesso meno al suo carattere sociale.

Verificare le decisioni dell’assicurazione invalidità

Nel 2004, X perde il suo posto di lavoro alle FFS a causa di una riorganizzazione e viene trasferito a Zurigo. Si rivolge quindi alla protezione giuridica SEV per essere accompagnato durante il processo di riorganizzazione.

In seguito, sorgono però anche problemi di salute, con attacchi di asma, reazioni eccessive allo stress e sfoghi cutanei, accompagnati da disturbi alla schiena che gli impediscono di sollevare pesi eccessivi. Nel febbraio 2006, il rapporto di lavoro viene quindi sciolto per inidoneità medica. Per il collega X, 46enne padre di famiglia con 20 anni di lavoro alle FFS, inizia una nuova fase difficile.

Invalido al 14 %?

L’AI accerta un grado di invalidità del 14%, che di fatto gli nega il diritto ad una rendita. La decisione dell’AI precisa di ritenere il collega adatto in misura illimitata a svolgere un lavoro adeguato.

La protezione giuridica inoltra un ricorso al tribunale amministrativo, sostenendo che l’ufficio AI non aveva approfondito in misura sufficiente la capacità lavorativa, considerando oltretutto una capacità lavorativa teorica per un’attività adeguata alle difficoltà del collega.

Nel 2008, la sezione del diritto delle assicurazioni sociali del tribunale amministrativo di Lucerna ha deciso di intimare l’annullamento della decisione AI e di eseguire nuovi accertamenti.

L’AI ha pertanto dato l’incarico di svolgere una perizia al servizio di accertamento medico sui disturbi psichiatrici, reumatologici, polmonari e dermatologici che affliggevano il collega. Nel settembre 2009, l’AI ha poi emesso una nuova decisione che riconosceva un grado di incapacità lavorativa del 70%, con conseguente riconoscimento di una rendita intera AI e, quindi, di una rendita di invalidità intera anche da parte della cassa pensioni FFS, versata con effetto retroattivo dal momento dello scioglimento del rapporto di lavoro.

Chi la dura …

Tutto il procedimento ha così richiesto quattro anni. Purtroppo, simili decisioni della AI, manifestamente errate, sono tutt’altro che eccezionali. È quindi senz’altro consigliabile ricorrere alla protezione giuridica SEV, in quanto molto spesso una pressione esterna si rivela indispensabile per ottenere una corretta valutazione dal parte dell’AI.

L’AI è infatti un’assicurazione sociale viepiù soggetta a pressioni di risparmio da parte della politica. Per fronteggiarle, l’ente ricorre sempre più spesso a considerazioni del diritto assicurativo, a scapito del suo carattere sociale e di una valutazione seria e oggettiva dello stato di salute e dell’eventuale grado di invalidità. IL SEV continuerà quindi ad impegnarsi per i casi singoli che hanno bisogno del suo sostegno per avere valutazioni serie e corrette.

Team di protezione giuridica