colpi di diritto

Le sorprese dell’indennità di malattia

La stampa ha riportato negli ultimi tempi che l’assicurazione per indennità giornaliera di malattia non è sempre conveniente. Tuttavia, in caso di soppressione del diritto allo stipendio e in attesa di ricevere una rendita di invalidità, può essere l’unica possibilità di evitare di dover ricorrere all’assistenza pubblica.

L’indennità giornaliera serve a coprire la perdita di salario in caso di malattia, sino alla ripresa del lavoro e il versamento del salario, oppure alla possibilità di far capo all’indennità di disoccupazione, una volta reintegrata la capacità lavorativa. Spesso viene versata anche in attesa che nasca il diritto ad una rendita di invalidità, una procedura che notoriamente può durare anche anni. Nella maggior parte dei casi, l’assicurazione per perdita di guadagno viene conclusa per una durata di due anni. Abbiamo l’esempio di un collega, seguito dalla nostra assistenza giuridica, non più in grado di svolgere la sua attività a causa di una malattia.

FFS: Diritto a due anni di stipendio

Queste informazioni non concernono il personale delle FFS e di FFS Cargo, che gestiscono internamente questi casi, sulla base del diritto allo stipendio in caso di malattia per due anni. Essi non hanno quindi bisogno di un’assicurazione per perdita di salario. Secondo l’art. 134 CCL FFS (risp.133 CCL FFS Cargo), cpv. 1 e 3 , «… sussiste per 2 anni il diritto di ricevere la retribuzione, al massimo però fino alla scadenza del rapporto di lavoro (…). Durante il primo anno viene versato il salario intero, nel secondo, invece, il 90%.»

Anche dopo il licenziamento

Il suo datore di lavoro aveva concluso un’assicurazione collettiva per la perdita di guadagno. A seguito della malattia, il collega è poi stato licenziato e l’assicurazione ha continuato a versargli l’indennità, anche dopo la disdetta del contratto di lavoro.

Nel frattempo, l’AI ha rapidamente evaso il caso, decidendo che non aveva diritto ad una rendita di invalidità. L’assicurazione per indennità giornaliera ha bloccato il versamento, con la motivazione che il nostro collega poteva essere totalmente reintegrato in un’attività lavorativa adeguata. Il nostro servizio ha subito inoltrato ricorso sia contro la decisione dell’AI, sia contro l’assicurazione di malattia, ottenendo la concessione di una rendita di invalidità, come pure la reintegrazione della rendita giornaliera. Quest’ultima prestazione doveva comunque essere versata indipendentemente dalla decisione AI, poiché il collega era stato dichiarato inabile al lavoro per tutto il periodo in questione. Se l’AI non avesse cambiato la sua decisione, il caso sarebbe stato comunque portato in tribunale.

Verificare le prestazioni

Un’assicurazione per perdita di guadagno in caso di malattia può essere un buon complemento, ma deve garantire effettivamente le prestazioni in caso di bisogno. Tempi di attesa, ammontare delle prestazioni e altre disposizioni possono variare a seconda degli assicuratori e dei contratti. È utile perciò fare confronti (per esempio su www.comparis.ch). Anche prima di firmare un contratto di lavoro è meglio informarsi presso il datore di lavoro, sulle prestazioni previste dall’azienda in caso di malattia.

Team protezione giuridica SEV

I VARI MODELLI DI INDENNITÀ GIORNALIERA

Assicurazione collettiva di perdita di guadagno:

È quella conclusa dall’azienda per i suoi collaboratori e di regola prevede il diritto alle prestazioni per la durata massima di due anni e copre, a seconda del contratto, l’80% del salario o del guadagno assicurato. Le condizioni dell’assicurazione collettiva vengono comunicate al momento dell’assunzione. Di solito, vi è la possibilità di assicurare privatamente il rimanente 20% del salario. Se il dipendente perde il posto di lavoro a causa della malattia, il diritto all’indennità giornaliera permane anche dopo lo scioglimento del rapporto di lavoro.

Secondo la legge sul contratto di assicurazione LCA:

Quella prevista dalla LCA riguarda i lavoratori che non beneficiano di una prestazione aziendale o di un’assicurazione collettiva, come pure i lavoratori indipendenti. Essa ha lo svantaggio di permettere agli assicuratori di rifiutare la conclusione di un contratto, senza dover specificarne i motivi. Ecco allora che vengono preferiti i giovani lavoratori sani a quelli più anziani o già affetti da qualche malattia.

Secondo la legge di assicurazione contro le malattie LAMal

Come per l’assicurazione malattia di base, tutti gli assicuratori malattia sono tenuti all’obbligo di accettazione e devono quindi offrire questa prestazione, senza possibilità di rifiutarla. Tutt’al più possono prevedere delle riserve per affezioni preesistenti o malattie passate e le loro conseguenze. Per ridurre al minimo i rischi dovuti all’obbligo di contrarre, certi assicuratori stabiliscono l’indennità giornaliera massima ad un livello insufficiente a coprire il fabbisogno vitale minimo.