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Assemblea

Una sezione viva che si fa rispettare!

L’esiguo numero di colleghe e colleghi presenti all’assemblea ordinaria sezionale dello scorso 29 marzo non deve trarre in inganno!

 La sezione VPT Locarno è viva e si fa rispettare! L’ha dimostrato ancora una volta nel corso del 2010 sul delicato problema della cassa pensione. Se da un lato è vero che il personale è stato chiamato pesantemente alla cassa per il suo risanamento, è anche vero che il comitato della sezione, i cui membri siedono anche nella commissione del personale, hanno difeso tutto quello che si poteva difendere per tutelare gli interessi delle colleghe e colleghi. Anzitutto il consiglio di fondazione della Cassa non ha potuto ignorare la voce sindacale che, sostenuta dal personale, ha così apportato comunque dei miglioramenti al regolamento della Cassa Pensione e negoziato importanti disposizioni transitorie per i colleghi prossimi alla pensione. Non da ultimo, il sindacato ha chiesto ed ottenuto che sul problema della cassa pensione venga fatta chiarezza. In questo senso, da parte del consiglio di Fondazione, accompagnato per l’occasione dal presidente del consiglio d’amministrazione delle FART, sono state organizzate serate informative in occasione delle quali sono state ammesse alcune leggerezze avvenute nel passato. Ma soprattutto, sono state date concrete rassicurazioni che ora la cassa è gestita in modo professionale e di come tutto viene intrapreso affinché al più presto venga alleggerito il fardello che ogni dipendente deve pagare per il risanamento della stessa.
«Oggi di scontato non c’è niente», ha iniziato così la sua relazione a braccio il presidente sezionale Alessandro Mutti, ricordando in sintesi l’importanza del lavoro sindacale. Se non ci fossero stati i sindacati non avremmo ottenuto la sentenza Orange, né un aumento generalizzato dei salari del 2,7% nel 2009 e non avremmo potuto far valere questa rivendicazione nei confronti della direzione NLM. Alessandro ha continuato ricordando come sulla questione della cassa pensione il personale ne sia uscito malconcio e di come ora tutti si aspettino perlomeno un parziale recupero del potere d’acquisto nelle prossime trattative salariali. Le trattative salariali per l’anno in corso sono infatti sinora state rinviate a causa dei possibili tagli alle compagnie di navigazione nell’ambito della manovra finanziaria. Grazie anche al puntuale intervento dei sindacati questo scenario è stato in extremis scongiurato. Il piatto piange dunque, ed è ovvio come il personale si aspetti ora qualcosa, anche perché nonostante la situazione di incertezza ha continuato con professionalità e profondo senso del dovere a svolgere il proprio lavoro. Il presidente ha infine ringraziato tutti i colleghi di comitato per l’impegno e la fattiva collaborazione. Questo impegno, chiede Mutti, deve essere maggiormente riconosciuto a tutti i livelli.
Stroppini ha ripreso le parole di Mutti e ringraziato da parte sua il lavoro dei membri di comitato. Fare il militante sindacale era difficile in passato e lo è ancora di più oggigiorno con le continue pressioni a più livelli. Per questo i colleghi di comitato possono e devono contare sul supporto del SEV. Quando le cose vanno male è troppo facile dare la colpa al sindacato. In questi casi invece l’importante è coalizzarsi. Il litigare tra lavoratrici e lavoratori non porta a niente se non acqua al mulino della controparte.
I conti sezionali, presentati come sempre con precisione dal valido cassiere e
segretario sezionale Andrea Sabetti, sono stati approvati all’unanimità dopo che gli stessi sono passati al vaglio dei revisori Gabriele Cappella e Giovanni Castellani. Per essere più vicini ai problemi della sezione, l’assemblea ha infine deciso di nominare all’unanimità due nuovi membri di comitato. Il collega Damiano Laloli per il settore ferrovia e il collega Fabrizio Frusetta per il settore bus.
 Angelo Stroppini