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Alla manifestazione del 19 settembre faranno seguito numerose altre azioni

SEV festeggia i suoi 90 anni davanti a palazzo federale

Il 30 novembre, il SEV compirà 90 anni. Una giornata che verrà consacrata ad un’azione in favore del risanamento della cassa pensioni.

La manifestazione del 19 settembre ha costituito solo l’inizio delle attività del SEV in favore del risanamento delle casse pensioni: sull’onda dell’importante partecipazione si pensa già ai prossimi passi, in quanto vi sono ancora molte incertezze, considerato come il Consiglio federale non abbia nemmeno licenziato il suo messaggio. La pubblicazione dovrebbe avvenire nelle prossime settimane e contemplare l’importo di 1,148 miliardi in favore della cassa pensioni FFS: “si tratterà quindi di ribadire che non siamo d’accordo e che rivendichiamo invece i 3,4 miliardi di franchi dovuti dalla Confederazione” afferma il presidente Giorgio Tuti. 

 
Compleanno d’azione
Una cosa è chiara: indipendentemente dalle scadenze e dal contenuto del messaggio del Consiglio federale, il 30 novembre, il SEV sbarcherà sulla piazza federale, in occasione del suo 90. compleanno. «C’è poco da festeggiare. A quello penseremo tra 10 anni, per il secolo di vita! Vogliamo invece utilizzare questa giornata per mostrarci ai politici, in particolare al Parlamento che ha la possibilità di raddrizzare la situazione, risolvendo il problema della sottocopertura della cassa pensioni!», spiega Tuti.

Seguire tutto il processo 
Il piano d’azione va però anche oltre, in quanto vuole accompagnare un processo di per sé noto: dopo la presentazione del messaggio verrà decisa la camera che lo tratterà per prima e la commissione che avrà il compito di analizzarlo. I suoi membri dovranno quindi essere al centro di tutte le attività di lobby, in quanto il loro responso potrebbe risultare di importanza fondamentale. La prima camera affronterà verosimilmente il messaggio durante la sessione primaverile, seguita dalla commissione della seconda camera per finire, probabilmente durante la sessione estiva, con la discussione del messaggio da parte della seconda camera. Solo allora avremmo una decisione definitiva, sempre che non sorgano divergenze tra le camere, il cui appianamento potrebbe comportare un ping-pong tra le stesse. 
Il SEV intende farsi sentire durante tutto il processo, contando sul sostegno e la partecipazione di tutti i suoi membri, che riceveranno informazioni complete e tempestive.

Peter Moor/gi