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Treni notturni elvetino

Stop alla riduzione di personale

Il personale dei treni notturni chiede che cessino i tagli dei posti di lavoro e non vuole più pagare le conseguenze della cattiva gestione di elvetino, che avrebbe ripercussioni ancora più gravi per la clientela, se il personale non si impegnasse oltre il dovuto.

Gli stewards sono irritati con il loro datore di lavoro Elvetino  che non ha rispettato l’accordo concluso nel 2008: uno steward deve per principio lavorare su una sola vettura cuccette e su due solo se non viene superato il numero massimo di 72 passeggeri. Lo scopo di questo accordo era di offrire un servizio ottimale e di mantenere i posti di lavoro del personale dei treni notte. Succede invece il contrario: Elvetino persegue una politica di contenimento dei costi, a scapito del servizio alla clientela e la frequenza dei viaggiatori nei treni notturni tende a diminuire.

Si lima sul personale
Questa primavera Elvetino ha “invitato” due colleghi a lasciare i treno notturni per andare a lavorare nel settore della ristorazione ferroviaria, aumentando il carico di lavoro per il personale rimanente. L’impresa costringe gli stewards a prendersi carico di un numero sempre più elevato di viaggiatori – cosa inevitabile, con meno personale – e il limite stabilito di 72 viaggiatori/notte per accompagnatore viene troppo spesso superato. Parallelamente, Elvetino ha ridotto le ore di lavoro del personale incaricato della preparazione delle vetture, costringendo  gli steward ad iniziare anticipatamente, e gratuitamente, i loro turni di servizio, per garantire alla clientela condizioni di viaggio accettabili.

Tre rivendicazioni
Giovedì 3 settembre, la quasi totalità del personale dei treni notte Elvetino ha tenuto a Domodossola un’assemblea generale diretta da Ferruccio Noto, presidente della sezione VPT Servizi ferroviari, che ha lungamente dibattuto sul deterioramento delle condizioni di lavoro. Essi chiedono alla direzione di Elvetino di reintegrare i due colleghi che hanno dovuto lasciare il settore dei treni notturni e bloccare qualsiasi velleità di licenziamento o modifica del contingente del personale di questi treni; di rispettare l’accordo concluso nel 2008 ed in particolare il limite dei 72 viaggiatori per notte per accompagnatore e di riconoscere integralmente il supplemento per lavoro notturno prescritto dalla Legge sulla Durata del Lavoro (LDL), attualmente riconosciuto solo parzialmente. Inoltre, il personale chiede a Elvetino di tener meglio conto le aspettative della clientela: sarebbe opportuno, ad esempio, migliorare la qualità delle colazioni (invece di peggiorarla) e del servizio di ristorazione a bordo.
Per quanto riguarda le FFS, il personale si augura fortemente che vengano prese misure per aumentare l’attrattiva di questo servizio, iniziando dalla pulizia e dall’igiene nelle vetture letto e cuccette ed assicurando una manutenzione regolare e seria. Inoltre, sarebbe necessario concepire un marketing degno di questo nome per promuovere i treni notturni presso il pubblico.

AC (trad. CF Noto)

Trattative

Mercoledì 9 settembre, la vicepresidente del SEV Barbara Spalinger, la segretaria sindacale Regula Bieri e Ferruccio Noto hanno trasmesso alla direzione di Elvetino le tre rivendicazioni del personale, comunicando la  determinazione degli stewards ad agire per far valere le proprie rivendicazioni, se queste non dovessero venire prese in considerazione.

Un intervento che ha già indotto la direzione di Elvetino a negoziare seriamente con i rappresentanti del personale.

Se son rose…

Scandaloso, lavorare e viaggiare in un treno in cui ci sono 55 gradi !!!

La responsabilità delle disfunzioni nei treni notte non grava solamente su Elvetino. Gli operatori ferroviari si dimostrano molto spesso negligenti. I guasti ed i problemi tecnici sulle vetture – ad esempio le toilette inutilizzabili – sono all’ordine del giorno e le riparazioni si fanno aspettare. La pulizia e l’igiene lasciano a desiderare. Per  tutta questa estate, a Roma, le vetture non sono state climatizzate, rendendo le condizioni di viaggio per i clienti e quelle di lavoro per gli stewards a dir poco scandalose. Si sono registrati a volte oltre 55 gradi nelle vetture letto e cuccette. Moltissimi viaggiatori si sono lamentati ed hanno dichiarato che non avrebbero più viaggiato tanto presto in un treno notturno. È inaccettabile che stewards e passeggeri debbano salire in vetture in condizioni simili. « Non si può avviare la climatizzazione che qualche minuto prima della partenza, l’aria diventa respirabile se va bene a Bologna... », ci ha confidato uno steward. I lavoratori che scavano la NTFA hanno scioperato per temperature nettamente inferiori a queste !