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La presenza di personale risolve molti problemi

La ricerca al servizio dei trasporti pubblici

Uno studio scientifico riconosce conseguenze inaspettatamente positive dell’accompagnamento sistematico dei treni serali della rete di Zurigo (ZVV).

Sui treni serali della rete di Zurigo, i viaggiatori non si sentivano più sicuri. Per questo motivo, le aziende hanno provveduto a reintrodurre gli agenti di scorta, con un ottimo successo. Raramente gli studiosi riescono poi a dimostrare l’efficacia nella realtà dei provvedimenti da loro proposti, in quanto i sistemi in cui questi vanno ad inserirsi risultano troppo complessi e dipendenti da troppi fattori. In questo caso, gli specialisti si sono però confrontati con un campo di ricerca concreto, quale l’impiego degli accompagnatori treno.

Lotta al vandalismo
La reintroduzione dell’accompagnamento dei treni dopo le 21.00 era stata decisa per tentare di combattere il vandalismo e rafforzare il sentimento di sicurezza dei passeggeri. Il 54% delle donne e il 19 % degli uomini avevano infatti indicato di sentirsi particolarmente insicuri, persino meno sicuri che per strada! La direzione dei trasporti pubblici ha pertanto deciso che i treni dovessero essere accompagnati da due agenti e che gli stessi dovessero svolgere anche il controllo dei biglietti. Dal 2006, tutti i treni serali circolano così accompagnati e, secondo le stime del ZVV, vengono controllati circa un terzo dei titoli di trasporto (i treni circolanti sulle 11 linee della rete suburbana sono composti da 3 vetture a due piani che offrono 400 posti a sedere).

Clandestini in calo
L’aumento della probabilità di incappare in controlli ha ridotto dal quattro a meno dell’un percento la quota di viaggiatori clandestini. Questa tendenza non risulta limitata solo ai treni serali, ma è costatabile in proporzioni analoghe anche durante il giorno.
Come mai? Nel suo studio*, il professore di criminologia Martin Killias spiega così il fenomeno: il 48 % dei clandestini sono giovani inferiori ai 26 anni, anche se questa categoria rappresenta solo il 27 % dei passeggeri. Essa può però accedere a abbonamenti particolarmente convenienti e i controlli più frequenti aumentano gli incentivi ad acquistarli, rispetto ai singoli biglietti. Per questo motivo, i giovani non sono più clandestini neppure durante le ore diurne.

Il provvedimento ideale
Le aziende di trasporto avevano in precedenza tentato con diversi provvedimenti di ridurre la quota di clandestini senza successo: controlli di gruppo, controlli in abiti civili, aumento delle contravvenzioni e altro ancora. L’inversione di tendenza è stata ottenuta solo aumentando decisamente la possibilità di essere colti in flagrante nell’ambito di un controllo. Secondo lo studio, vi è comunque un limite, oltrepassato il quale l’aumento di controlli non porta più ad un’ulteriore diminuzione dei clandestini. È inoltre utile intensificare i controlli nelle ore „critiche”, quando verosimilmente è in viaggio il maggior numero di clandestini.
La definizione di questi orari critici è relativamente semplice. Non così invece stabilire la frequenza ideale dei controlli, che non può essere definita a tavolino, ma solo nell’ambito di prove pratiche. Sulla rete ZVV, che si estende a 50 chilometri attorno alla città, le ore di controllo sono in un primo tempo aumentate dalle 90'000 iniziali, effettuate con controlli a scandaglio, a circa 270'000 (90'000 a scandaglio più 180'000 di accompagnamento). In seguito, le ore di accompagnamento sono state ridotte a 160'000, senza per questo costatare un aumento della quota di clandestini.

Per Manuel Avallone, vicepresidente SEV, lo studio rappresenta un’importante conferma dell’opportunità delle rivendicazioni del sindacato: „ci siamo sempre impegnati in favore dell’accompagnamento dei treni, in quanto convinti che la presenza di personale costituisce il miglior deterrente da atti di vandalismo e di violenza. Adesso, anche la scienza conferma quello che abbiamo sempre sostenuto: la presenza di personale sui treni va a beneficio di tutti: passeggeri, dipendenti e aziende di trasporto”.


Pan / gi
 *Killias Martin e al.: «The Effects of Increasing the Certainty of Punishment. – A Field Experiment on Public Transportation.» Europan Journal of Criminolgy, Volume 6(5), 2009