La sottofederazione del personale di manovra RPV ha festeggiato ben 120 anni di esistenza

120 anni di franchezza e fedeltà

Il 24 giugno, la sottofederazione del personale di manovra ha festeggiato i suoi 120 anni, dedicando un momento di riflessione anche all’ attualità di questa categoria di personale.

Foto di gruppo per festeggiare una ricorrenza estremamente significativa

La festa a bordo del catamarano «Cirrus» della SGV è stata senza dubbio molto riuscita, favorita dalla splendida crociera lungo le rive della Svizzera centrale: volti distesi, sorrisi e brindisi tra i delegati di tutte le sezioni della Svizzera e gli ospiti. Vi ha senz’altro contribuito anche la volontà di contenere al minimo i discorsi, che hanno sapientemente evitato la retorica che di solito tormenta questo genere di ricorrenza. Ripercorrendo la storia della sottofederazione in questi 120 anni, il presidente centrale Hanspeter Eggenberger, si è quindi soffermato su alcuni episodi particolarmente significativi, quali lo «sciopero dello zelo» promosso nel novembre 1996 dalla categoria per dimostrare le contraddizioni tra le pressioni sul personale per mantenere l’orario e quelle per il rispetto dell’orario. Gli esiti dell’azione furono tutto sommato modesti, anche per via del traffico ridotto, ma i suoi strascichi furono caratterizzati da uno scambio di opinioni molto acceso tra una fazione della RPV che dava dei «pazzi furiosi» ai manifestanti ai quali, fra tutti, rispose il segretario della sezione di Berna Jöggu «Lenin» Gfeller, riassumendo l’atteggiamento che può essere definito tipico della categoria: «anche se l’azione non dovesse aver raggiunto il suo scopo, avrà evidenziato due cose positive: il coraggio e la fiducia in sé stessi».

Anche il vicepresidente del SEV Manuel Avallone, intervenuto in rappresentanza di Giorgio Tuti, impegnato sul fronte della Navigazione di Locarno, ha tenuto a sottolineare l’indole dei manovristi, citando la prefazione dello scritto del centenario della RPV, redatta dall’allora presidente del SEV Ernst Leuenberger: «il linguaggio dei manovristi è chiaro, diretto e franco e loro sono aperti e ricchi di inventiva. Sono ferrovieri sino al midollo e come utente della ferrovia sono loro riconoscente per la loro capacità di svolgere in modo preciso, rapido e sicuro un lavoro tutt’altro che scevro da pericoli. Come sindacalista sono invece riconoscente per la loro esemplare fedeltà al SEV». In una giornata come questa, alla sottofederazione RPV possiamo solo aggiungere congratulazioni e auguri.

Gi