Traffico merci a carri completi (TWC 17) - La nuova offerta di FFS Cargo con il cambio di orario

Voce in capitolo con il SEV

Il concetto TWC 17 deve permettere di ampliare l’offerta, migliorare l’uso delle infrastrutture e raggiungere la stabilità dei costi. Un progetto che avrà un impatto sul personale. Il SEV si è dato subito da fare.

Il punto essenziale è questo: una produzione 24 ore su 24 senza interruzioni. La gestione delle operazioni nelle stazioni di smistamento sarà svolta in tre fasi, prestando attenzione a non arrecare disturbo al traffico viaggiatori nelle ore di punta. Questa modo operativo permetterà di sfruttare meglio le tracce per il traffico merci. La clientela potrà pertanto essere servita più spesso e in modo più flessibile. Entro il 2025 verrà implementata una seconda tappa che richiederà personale supplementare nelle regioni di produzione Cargo (RCP). Il progetto, insomma, non si tradurrà in soppressione di posti di lavoro. La produzione H24 e l’ampliamento del raggio di azione implicano tuttavia uno spostamento dei posti di lavoro per 65 persone in tutta la Svizzera. Questi collaboratori sono tuttavia protetti dal CCL attraverso l’appendice 3, in base alla quale «la metà del tempo supplementare di viaggio viene computata quale supplemento del turno di lavoro per un anno al massimo». Nella maggioranza delle regioni, l’annuncio è stato tutto sommato digerito. Non così nell’Arco giurassiano e a Zurigo. Il gruppo giurassiano, per esempio, è particolarmente toccato dal progetto: a causa della fusione con il gruppo Seeland, 21 collaboratori verranno spostati, dagli attuali luoghi di lavoro (Cornaux, Delémont, Neuchâtel e Reuchenette-Péry) a Bienne. Considerando l’età media dei lavoratori interessati (53 anni), la situazione è più delicata che altrove.

Soluzioni negoziate

Sono proprio i membri di questa regione ad aver chiesto l’intervento del SEV. I segretari sindacali Jean-Pierre Etique e Daniel Froidevaux li hanno assistiti con successo, dal momento che i negoziati si sono conclusi con un accordo che ha soddisfatto tutti. «I negoziati - ha spiegato Jean-Pierre Etique - si sono svolti in un clima costruttivo di apertura. Le FFS hanno ascoltato con attenzione le nostre ragioni». Il servizio continuerà ad iniziare dall’attuale luogo di lavoro per numerosi turni, evitando in questo modo inutili spostamenti a Bienne; questo vale soprattutto per i giurassiani che lavorano a Delémont. I giorni di compensazione regolamentati all’appendice 3, saranno concessi su domanda dei dipendenti e non verranno imposti. Per le persone più penalizzate da questo cambiamento, il SEV ha ottenuto un ampliamento dell’appendice 3. Non ci sarà, però, alcuna compensazione finanziaria, poiché il perno della difesa dei lavoratori ruotava attorno alla sicurezza e alla protezione della salute. Per Philippe Elzingre, impiegato presso Cargo a Cornaux e a Neuchâtel, il risultato è buono: «Hanno fatto marcia indietro. Se non avessimo interpellato il SEV, non avremmo avuto voce in capitolo. E’ stato dimostrato che la soluzione da noi proposta era praticabile e sostenibile per tutti».

Anche a Zurigo è stato possibile appianare le divergenze e giungere ad una soluzione.

Altre categorie di personale

Anche il personale di locomotiva di Cargo (LPC) è interessato da questi cambiamenti: i turni saranno modificati, la pianificazione non potrà essere stabilità con certezza, non ci saranno più contratti per il lavoro di notte e, soprattutto, si è confrontati con un esubero di 53 posti a tempo pieno in rapporto al futuro fabbisogno. Per evitare la soppressione di posti di lavoro, saranno prese diverse misure come: scambio di prestazioni tra depositi oppure trasferimento temporaneo o defintivo dei macchinisti al traffico viaggiatori. Scongiurata, dunque, la soppressione di impieghi. Il SEV non può che esserne soddisfatto.

Henriette Schaffter / frg