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Misure di risparmio RailFit 20/30

Le trattative portano ad un accordo sostenibile

La determinazione del Sindacato del personale dei trasporti (SEV) ha dato i suoi frutti, poiché ha costretto le FFS a rivedere i termini delle misure di risparmio previste dal programma RailFit 20/30. L'accordo prevede una diminuzione dello stipendio netto del personale dell’ordine dello 0,4 % dal 1.1.2017. Bisogna però considerare che le FFS puntavano ad una riduzione dello 0,8 %. Verranno per contro mantenute sino al 2022 le prestazioni per i casi di invalidità professionale, per i quali le FFS intendevano inasprire i criteri d’accesso. Questo accordo deve ancora essere ratificato dalla commissione CCL del SEV. Il SEV intende continuare a battersi contro gli altri provvedimenti del programma Railfit 20/30, in particolare i tagli di 1400 posti di lavoro e gli attacchi contro le condizioni di impiego.

Berne, Wankdorf, 8 décembre à 16 heures : Manuel Avallone informe les collègues ayant accompagné la délégation SEV quant aux résultats obtenus de la quatrième ronde de négociations.

«Si tratta di un accordo sostenibile, che deve tuttavia essere ratificato dalla conferenza CCL del SEV. Evidentemente, una diminuzione salariale, per modesta che sia, non può far piacere, ma abbiamo almeno ottenuto di dimezzare la partecipazione del personale al pagamento del premio di rischio della cassa pensioni, che la direzione delle FFS intendeva imporre al personale. La combattività dei dipendenti, primi tra tutti i membri SEV, ha quindi finito col dare i suoi frutti. Va ricordato che il 22 novembre, in occasione del primo incontro di trattativa, oltre 300 persone hanno manifestato davanti alla direzione delle FFS. Senza questo decisa opposizione, il progetto della direzione sarebbe senza dubbio passato», rileva Manuel Avallone, vicepresidente SEV e capo della delegazione del personale alle trattative con le FFS

Quel che rende accettabile il compromesso è l’accordo delle FFS a non rimettere in discussione l’invalidità professionale almeno sino a fine 2022. «Per noi, si tratta di un elemento fondamentale per la tutela delle persone che, passati i 50 anni e con più di 10 anni di servizio, si ritrovano a non più poter svolgere la propria professione per motivi di salute. Le FFS hanno fatto marcia indietro sulla disdetta della relativa convenzione, inoltrata per la fine del 2016, che avrebbe ulteriormente precarizzato la posizione dei dipendenti più vulnerabili», precisa Manuel Avallone.

Per il SEV, questo compromesso è solo un elemento della lotta contro il programma RailFit 20/30, che prevede ulteriori misure di risparmio ai danni del personale. «Ci aspettiamo altri attacchi di portata anche maggiore, quando nel 2018 si tratterà di rinnovare il CCL. Il SEV ha dimostrato di essere in grado di difendere il personale. Dopo le Feste, verranno organizzate nuove assemblee per spiegare questo accordo e discutere le prossime misure contro RailFit 20/30», conclude Manuel Avallone.


Per maggiori informazioni :

Manuel Avallone, vice-président SEV                 079 434 46 71

Giorgio Tuti, président du SEV                           079 221 45 64

Pietro Gianolli, segretario SEV Ticino……………079 466 73 26