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Donne in azione a Bellinzona

Costruiamo le pensioni di domani

Sabato scorso, 27 agosto, il Comitato Sì all’AVSplus ha organizzato bancarelle in diverse piazze del Ticino per far conoscere l’iniziativa a favore dell’aumento del 10% delle rendite del primo pilastro. Il Coordinamento donne della sinistra e il Gruppo donne USS Ticino e Moesa sono state presenti al mercato di Bellinzona coinvolgendo le persone presenti in un’attività pratica di costruzione di origami, allo scopo di costruire un’AVS più forte, ognuno con il proprio contributo. Abbiamo ascoltato le storie delle donne, dei loro percorsi di lavoro e di famiglia e ci siamo convinte ancora di più della necessità di impegnarci in questa battaglia.

Per le donne l’AVS è il pilastro più solido e sicuro.

Perché per le donne è una necessità rafforzare il primo pilastro AVS?

Donne e uomini hanno ancora biografie professionali differenti. Sono molte le condizioni lavorative sfavorevoli alla presenza sul mercato del lavoro delle donne: discriminazioni salariali, a cui si aggiungono salari mediamente più bassi nei settori lavorativi a forte presenza femminile, necessità di adottare tempi parziali per conciliare famiglia e lavoro (praticamente occupati solo dalle donne), interruzioni nella partecipazione al mercato del lavoro per maternità. Inoltre molto del lavoro svolto dalle donne non è remunerato e, sebbene ai fini del conteggio dell’AVS sono riconosciuti alcuni anni di accrediti per compiti educativi, questo non è sufficiente a garantire una vecchiaia economicamente tranquilla.

È anche da segnalare che oggi a queste condizioni sfavorevoli si aggiunge una aumentata fragilità sul mercato del lavoro delle donne che diventano madri (esposte al rischio di essere declassate al rientro dalla maternità, ma sempre più anche licenziate). Queste situazioni hanno importanti conseguenze per le donne, e le recenti decisioni del parlamento nazionale non sembrano volerle migliorare (vedi ad esempio le forti opposizioni al controllo dei salari).

Così molte donne arrivano a 64anni con una previdenza di cassa pensione (LPP) misera – se non addirittura assente – a compensare una AVS bassa. Il rischio di povertà per le donne anziane è quindi alto, tanto che sono loro oggi le maggiori beneficiarie di aiuti sociali in età AVS. Rafforzare il primo pilastro, un’AVS PIÙ forte è una necessità per tutti, e in particolare per noi donne. AVSplus, assieme possiamo costruirla.

Votiamo SÌ il prossimo 25 settembre, le donne e gli uomini anziani non sono cittadini di serie B. Venite con noi a manifestare il prossimo 10 settembre a Berna. Facciamo sentire le nostre voci. Diamo un volto alle nostre storie.

Donne per AVSplus