Il centro di competenze ha ora un direttore

Un deciso passo avanti

Giovedì 28 maggio, il consigliodi fondazione del «Centro di competenza per la mobilità sostenibile e ferroviaria» ha presentato il neoeletto direttore della struttura.

Da sinistra: Gianni Frizzo, vicepresidente del consiglio di fondazione del centro di competenze, il presidente Felice Zanetti, il neo direttore Simone Bernasconi, il Consigliere di Stato Christian Vitta e l’altro vicepresidente Ferruccio Bianchi (FFS).

Simone Bernasconi, 41 anni, è nato e cresciuto a Bellinzona. Ha una formazione di ingegnere in elettrotecnico, con successivi studi negli Stati Uniti ed in Australia ed esperienze professionali prevalentemente nel campo aeronautico come capo progetto nelle regioni di Zurigo e Berna. Ha lavorato e vissuto per quasi 7 anni all’estero.

Hobbies: sport (corsa e mountain-bike), viaggiare, cucinare, innovazione tecnologica.

contatto.sev gli ha rivolto alcune domande.

Quali sono gli aspetti che hanno destato il suo interesse per la carica di direttore del centro di competenze?

Sicuramente la possibilità di creare da zero una struttura importante nel campo della mobilità (di cui, oltre alla tecnica ferroviaria, fa parte anche l’aviazione). Altri elementi importanti sono la possibilità e la volontà di rafforzare il campo industriale e formativo ticinese. La caratura e professionalità dei partner coinvolti in questo progetto hanno svolto un ruolo determinante nella decisione di candidarmi.

Ma la nostra regione ha possibilità concrete di inserirsi con profitto in un settore come la mobilità sostenibile?

Certo. Il settore della mobilità è d’attualità con ottime prospettive industriali per il futuro. La nostra società diventa sempre più mobile e gli spostamenti sono sempre più frequenti. In questo ambito, la nostra regione si trova su uno dei maggiori assi di transito e con l’apertura della galleria di base del San Gottardo nel 2016 e più tardi con la galleria del Ceneri, i tempi di percorrenza sull’asse nord-sud si ridurranno considerevolmente aprendo nuove opportunità proprio nella mobilità. In un’ottica industriale, il Ticino è situato in una regione molto interessante dal profilo produttivo, di ricerca e con competenze sparse su tutto il territorio. Sono convinto che il nostro cantone è sicuramente pronto ad affrontare le nuove sfide industriali che ci attendono.

Quali pensa possano essere le maggiori difficoltà da superare?

Io non parlerei di difficoltà ma piuttosto d’opportunità. Come già detto, la nostra società diventa sempre più mobile e questo implica di dover trovare soluzioni innovative per una mobilità sostenibile per il futuro. Importante sarà identificare le esigenze future e le tendenze per i mezzi di trasporto nei prossimi 40-50 anni, anticiparle e prepararsi tecnologicamente a questa transizione. Ritengo sia una sfida affascinate e un’opportunità unica per la nostra regione.

Come valuta le possibilità di collaborazione con le Officine di Bellinzona e le FFS in genere?

Le Officine FFS di Bellinzona sono il fulcro del centro di competenza e sono sicuro che la nostra collaborazione sarà ottima. E ottimo è anche il nostro rapporto con le Ferrovie Federali Svizzere. La possibilità d’attingere alle ampie competenze presenti a Bellinzona sono un vantaggio non indifferente nello sviluppo di futuri progetti. Naturalmente il sostegno da parte di un partner come le FFS sono e saranno fondamentali per uno sviluppo concreto del centro come pure per il suo successo.

In questo senso, non ci resta che augurarle buon lavoro. Gi