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L’ATA chiede misure di sicurezza nella galleria del Gottardo

Non occorrono due gallerie

In una conferenza stampa, l’associazione traffico e ambiente ATA ha spiegato come si potrebbe migliorare a breve termine la sicurezza nell’attuale galleria autostradale del San Gottardo, evitando la realizzazione di un secondo tubo.

«Esaminiamo tutte le misure che possono portare a una maggior sicurezza nella galleria stradale del Gottardo, in vista del risanamento del tunnel autostradale e della votazione popolare sul raddoppio. Si tratta di approfondire gli sviluppi tecnici che possono migliorare la sicurezza di guida a breve termine e non solo fra 15 anni». In questo modo la codirettrice di ATA Caroline Beglinger ha aperto la conferenza stampa del 14 luglio a Berna. «L’ABS o gli airbags erano considerati con scetticismo solo pochi anni fa. Oggi fanno parte dell’equipaggiamento standard delle auto, sulle quali cominciano a essere installati sistemi di assistenza attiva alla guida e sistemi d’assistenza passiva nel campo delle infrastrutture. Una loro applicazione sistematica potrebbe portare una maggior sicurezza anche nella galleria stradale del Gottardo, unitamente al trasferimento del traffico delle merci sulle rotaie, che è ancorato nella Costituzione».

La presidente dell’associazione Evi Allemann ha chiesto cinque provvedimenti:

la rapida istallazione di un portale termico al portale nord della galleria, come quello in funzione a Airolo, per riconoscere e fermare i veicoli surriscaldati.

La realizzazione di un guardrail abbassabile nel tunnel, che permette di evitare la maggior parte delle collisioni, ad un costo di circa 70 milioni, meno di un quarantesimo del costo di una seconda galleria.

L’equipaggiamento dei camion nuovi – e più tardi di tutti i veicoli – con tecnologie intelligenti come i sistemi per la tenuta della corsia, i sistemi di assistenza alla frenata d’emergenza e sensori per il rispetto della distanza minima. «Fra 15 anni, quando l’eventuale seconda galleria sarebbe terminata, i sistemi di assistenza alla guida avranno reso notevolmente più semplice e sicuro guidare un’ automobile».

Una riduzione della velocità in galleria a 60 km/h: «La perdita di tempo di circa 4 minuti sarebbe in ogni caso compensata dall’aumento della sicurezza».

L’effettivo trasferimento dei trasporti di merci sulla ferrovia. Con l’apertura della nuova trasversale ferroviaria alpina NTFA nel 2016 saranno disponibili capacità di trasporto sulle rotaie molto maggiori. Le merci oggi trasportate attraverso il tunnel stradale e sulla vecchia linea ferroviaria, possono essere smaltite senza problemi dalla NTFA.

«Tutte queste misure puntano su tecnologie innovative, su di un uso razionale dell’infrastruttura e costano solo una frazione dei tre miliardi di franchi di una seconda canna per risanare quella attuale. Quindi non dobbiamo aspettare 15 anni per avere più sicurezza» ha riassunto Allemann.

Markus H. Muser, direttore del gruppo di lavoro per la meccanica degli incidenti e Iain Knight, direttore della Apollo Vehicle Safety Limited (Gran Bretagna) hanno confermato l’estensione dell’applicazione di dispositivi che potrebbero dare un notevole apporto alla sicurezza anche in una galleria come quella del Gottardo, come in particolare i sistemi di mantenimento della corsia e i distanziatori automatici. »

Il granconsigliere ticinese Ivo Durisch ha sottolineato come un benché minimo aumento della capacità della galleria peggiorerebbe la sicurezza a sud del Gottardo in misura molto maggiore dei miglioramenti ottenibili con un secondo tubo, intaserebbe definitivamente la rete stradale a sud di Lugano, già oggi al limite del collasso e avrebbe ripercussioni negative sulla qualità dell’aria del Mendrisiotto, «la regione svizzera con il tasso più preoccupante di polveri fini e di ozono. Noi siamo per un rapido trasferimento del transito merci su rotaia e crediamo che il temuto isolamento del Ticino durante i lavori di risanamento sia un’opportunità irripetibile per accelerare il passaggio del transito merci dalla gomma alla ferrovia» ha concluso Durisch. Fi